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Organo MOTTA DI LIVENZA

Organo a Canne del Duomo di San Nicolò Vescovo, Motta di Livenza
Committente: Duomo di San Nicolò Vescovo
Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le provincie di Belluno, Padova e Treviso

 

L’organo a canne presente nel Duomo dedicato a San Nicolò Vescovo a Motta di Livenza, risalente al secolo XVIII, è opera della bottega di Gaetano Callido, stimato organaro del tempo. Callido lavorò moltissimo per la Serenissima e le sue opere rappresentarono, nel modo migliore, la classica tipologia organaria neo-classica veneta. L’opera del Duomo di Motta, di grande impatto, si trova incassata alla parete del transetto destro e ha una propria cantoria sostenuta visivamente da quattro barbacani che raffigurano mezzibusti di cavalli alati. Lo strumento, di pregevole fattura, è racchiuso in una monumentale cassa impreziosita da elementi decorativi in legno intagliato nonché da dorature che mettono in evidenza modanature e dettagli.

LIGNEO

L’intervento di restauro ha interessato l’intera cassa armonica.
Le superfici dipinte presentavano sulla parte inferiore dell’organo e su tutta la balaustra della cantoria una ridipintura color azzurro. Le dorature, eseguite a foglia oro con tecnica a guazzo, per la maggior parte erano state tinteggiate con porporina che nel tempo aveva subito ossidazione comportando una generale perdita di lucentezza.
Erano, inoltre, presenti numerose iscrizioni e incisioni, su tutte le zone facilmente raggiungibili della balconata eseguite durante le funzioni religiose dai cantori presenti.
Pulitura, stuccatura delle lacune e ritocco a velatura hanno riportato lo strumento al suo antico splendore.

METALLO

La cassa armonica era impreziosita da decorazioni a lunghe foglie in metallo presenti sopra le volute laterali.
Le decorazioni, in cattive condizioni di conservazione, sono state rimosse dalla sede per permettere un agevole smontaggio dei singoli elementi al fine di eseguire la pulitura necessaria e il consolidamento delle rotture mediante saldobrasatura.
Le foglie sono poi state ricomposte e riposizionate.