Palazzo Torres, Venezia
Committente: Dolce & Gabbana
Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna
Situato a Venezia in Calle Larga XXII Marzo, sulla direttrice per Piazza San Marco, palazzo Torres è stato dimora di una famiglia nobile, poi albergo e poi banca.
Il palazzo ha cambiato uso più volte, ma dall’ottocento ad oggi non ha cambiato faccia e i suoi interni sono rimasti sempre quelli che anche oggi si possono ammirare in quella che è divenuta la nuova, sfarzosa boutique D&G.
Gli interventi si sono concentrati principalmente sulle boiserie e i soffitti lignei, che caratterizzano l’entrata principale del palazzo e le sale del piano primo.
Al piano terra gli elementi della boiserie presentavano distacchi e rotture dovuti ad un precedente smontaggio e stoccaggio: l’intervento principale ha riguardato la ricomposizione e il rimontaggio strutturale e il successivo restauro dei decori per ridare la giusta lettura al principale ornamento della sala.
Al piano primo la boiserie è stata integrata con nuovi elementi mancanti, come da progetto originale, elementi che sono stati integrati cromaticamente con l’esistente.
Un intervento conservativo è stato rivolto anche agli infissi esistenti, che dopo una fase di verifica strutturale, ha visto la sostituzione delle parti compromesse con legno della stessa essenza, la pulitura di tutte le superfici e la verniciatura protettiva finale.
Colonne e pavimenti del piano terra e piano primo sono stati oggetto di restauro. Dal punto di vista conservativo la problematica più grave era legata alla presenza di umidità di risalita. Non essendo stato possibile intervenire su tale problematica si è proceduto tramite cicli ripetuti di aspirazione meccanica e successiva applicazione di argille assorbenti per facilitare la migrazione dei sali.
Successivamente ad una pulitura generale si è proceduto con il consolidamento del materiale lapideo, stuccatura delle scagliature e lacune e protezione finale delle superfici a base di cera e lucidatura.
Oltre agli interni, hanno visto il restauro conservativo anche i primi due ordini architettonici della facciata. È stato eliminato il degrado biologico, sono state esaminate le superfici per sanare eventuali problematiche puntuali ed è stata consolidata la superficie lapidea con stuccatura delle mancanze a base di malta realizzata ad hoc.
Il restauro delle superfici decorate si è concentrato sulla sala verde, azzurra e corridoio del piano primo.
Dopo una fase iniziale di verifica dello stato di adesione della pellicola pittorica e dopo i test di pulitura si è proceduto con la risarcitura delle fessurazioni. Le mancanze di colore riscontrate ed i ripristini realizzati sono stati integrati cromaticamente mediante stesura a velatura di pigmenti.