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VILLA CONTARINI

Villa Contarini, Piazzola sul Brenta
Committente: Regione Veneto
In collaborazione con: Costruzioni Bordignon S.r.l
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso

Villa Contarini sorge sui resti di un antico castello costruito dalla famiglia dei Dente intorno all’anno Mille. Acquisito dai Carraresi, signori di Padova, fu ereditato da un membro della famiglia Contarini. Fino alla seconda metà del Seicento la Villa rimase dimora rurale. Fu, infatti, Marco Contarini, Procuratore di San Marco, ad ampliare l’edificio rendendolo simile ad una Reggia. Dopo un lungo periodo di abbandono il complesso fu acquistato dalla famiglia Camerini che lo riportò all’antico splendore completandolo secondo il gusto dell’eclettismo ottocentesco. Cessato anche il periodo cameriniano la Villa subì un nuovo periodo di abbandono fino all’acquisto, alla metà del secolo scorso, da parte del prof. G.E. Ghirardi e la successiva cessione alla Fondazione a lui intitolata. Dal 2005 la Villa è di proprietà della Regione del Veneto, attualmente impegnata nella sua valorizzazione. Gli interventi di restauro hanno interessato le facciate a nord del corpo principale della Villa, le ex Foresterie e le ex Scuderie.

LIGNEO

Gli oscuri di Villa Contarini sono riconducibili a due tipologie: alla veneta caratterizzati da doppio strato di tavolato lavorato verticalmente all’esterno, e in legno con specchiatura in metallo, databili tra la seconda metà del XIX e l’inizio del XX secolo. Durante le lavorazioni sono state messe in luce situazioni di forte degrado non individuabili prima della sverniciatura tanto che successivamente per alcuni corpi della Villa, si è optato per la realizzazione nuova degli oscuri con il riutilizzo della ferramenta originale. Per il restauro e la realizzazione dei nuovi oscuri, dopo le fasi di analisi della colorazione originale diversa da oscuro ad oscuro, si è optato, in accordo con la competente Soprintendenza e la Direzione Lavori, per un colore campione che potesse risultare un giusto compromesso come tonalità e patinatura.

INTONACo

Le facciate esposte a est, nord ed ovest del copro principale di Villa Contarini erano tutte caratterizzate dalla presenza di un intonaco cementizio con residui di colorazione ocra-arancione abrasa, dilavata e mancante. Gli interventi hanno previsto la posa di un nuovo intonaco e di uno strato di intonachino realizzato a campione sulla base del tono dell’intonaco originale.La facciata delle Foresterie, strutturata in moduli ripetitivi presentava tre tipologie di intonaci in parte decoesi, con mancanze localizzate e distacchi: intonaco cementizio, intonaco malta bastarda e intonaco a base di calce e sabbia. Gli interventi hanno previsto per le prime due tipologie di intonaco la rimozione completa e la stesura di un nuovo intonaco con finitura definita da Soprintendenza e Direzione Lavori, mentre per la terza tipologia di intonaco conservato in condizioni migliori si sono ricostruite le parti mancanti. L’impianto della facciata delle Ex Scuderie è strutturato per moduli ripetitivi che si susseguono in assoluta simmetrica. L’intervento di restauro si è concentrato sulle superfici ritenute originali o più antiche e sui rifacimenti in buono e discreto stato non ritenuti dannosi alla conservazione.

 

LAPIDEO

La pietra presente nelle facciate est, nord e ovest di Villa Contarini, delle Foresterie e delle Ex Scuderie è ascrivibile a due tipologie, la pietra tenera tipo Vicenza e calcare marnoso tipo Asiago o Rosso Verona. La maggior parte degli elementi sono realizzati in pietra tenera come le statue sul fronte est, balaustre, balaustrini e pilastri sulle terrazze sommitali, spallette ed architravi delle finestre, le stelle per l’aerazione dei solai, capitelli e basamenti. Sono realizzati in calcare marnoso le piane dei terrazzini e le mensole delle stesse nonché alcune sostituzioni di balaustrini sul terrazzino est.
Gli interventi di restauro hanno permesso di consolidare e restituire una lettura completa degli elementi lapidei.